Main e la casa della felicità


Dalla stampa italiana

Suor Caterina, che senso ha realizzare un film su Santa Maria Mazzarello nel 2012?

Tutto il senso che può avere la voglia di raccontare una storia che non finisce nel 1881, ma che continua con noi, Figlie di Maria Ausiliatrice oggi. 42 anni fa è stato fatto un film, molto bello, in bianco e nero, che ha parlato a centinaia di migliaia di giovani. Il consiglio generalizio delle Figlie di Maria Ausiliatrice ha pensato che il 140° anniversario della nascita dell'Istituto potesse essere l'occasione buona per raccontare in parole, musica e colori, la storia di Maìn.

 

Chi presta il volto a Maìn?

Il volto di Maìn è una bravissima Gaia Insenga, una giovane attrice di teatro. Quando le abbiamo detto che era stata scelta per il ruolo di Maria Mazzarello, non si è accontentata della sceneggiatura, ma ha voluto leggere le sue lettere e si è documentata sul periodo storico per avvicinarsi il più possibile al personaggio. Finanche il suo sguardo – mi ha confidato – è cambiato. Il risultato è un’interpretazione interiorizzata, profonda, non solo recitata. Adesso, tutto il mondo vedrà Maìn attraverso i suoi occhi, i suoi gesti, e il suo sorriso raggiungerà il cuore di molti.

 

Quali valori incarna Maìn nel film?

Dato che questo film è per tutti, è costruito con immediatezza di lettura, informazione, formazione ed emozione. I valori che maggiormente ho voluto rimarcare tra un ciak e l’altro sono il rispetto, il dialogo e l’ascolto attraverso le relazioni di Maìn con la sua famiglia, con l’amica Petronilla, con il suo direttore spirituale e don Bosco. Maìn è stata una maestra dell’amore di Cristo, insegnandolo a chiunque incontrava. E questi valori non sono altro che molteplici aspetti dell’unico amore di Cristo.

 

Questo film è costoso, hollywoodiano, o economico ma di gran classe?

Spero sia di gran classe, dato che non ci è mancato l’aiuto dall’Alto nel risparmiare su un po’ di comparse. A cominciare da genitori, ragazzi e ragazze di mia conoscenza, o i miei studenti all’università, amici e collaboratori che si sono resi subito disponibili a fare da comparse senza chiedere nulla in cambio. Questa gratuità li ha resi i più bravi attori che abbia mai visto in un film!

Qual è l'attualità di Maìn?

Semplicemente quella di rispondere alla fame di attenzione e accudimento. Non sembra, ma attorno a noi c'è fame di santità, quella semplice, di tutti i giorni, da spendere per gli altri nelle piccole occasioni. La santità che riscalda la vita di chi è solo. Perché questa è la santità di Maìn. E il film lo dice ad alta voce.L'attualità della Mazzarello è anche nell'intraprendenza, nel fare cose che nessuno prima di lei aveva fatto in paese come aprire un laboratorio per le ragazze, perché imparassero un mestiere e si allontanassero dai pericoli.

 

"Maìn, la casa della felicità" sarà presto in tv?

Per adesso, dopo la prima, andrà al cinema. Già. I cinema salesiani e alcuni parrocchiali e un paio di altri cinema ce l'hanno prenotato, così avrà le carte in regola per andare ai Festival. Poi, se una rete televisiva lo vorrà far passare ne sarò molto contenta.